DAL SALUMIERE

di Michele Giannoni

 

CLIENTE - Buongiorno.

SALUMIERE -Buongiorno, mi dica.

C - Un fagotto di flauti, un sacco di cornamuse e…mi dia anche due etti di pifferi irlandesi.

S - Mi spiace, signore…Il negozio di strumenti musicali è qui di fronte.

C - Quello dall’altra parte della strada?

S - Sì.

C - Hm, hm. Certo, con questo traffico, però…attraversare…Non ha nemmeno dei buchi per l’armonica a bocca?

S - No. Però mi mancano quattro denti, vede?

C - Impressionante…Sssenta…Richiami per uccelli?

S - No, provi dal caccia-e-pesca.

C - Quello in fondo a questa via, a destra, poi la prima a sinistra, poi di nuovo a destra dopo il semaforo, passato il ponticino, di là dalla rotonda, dove c’è quella piazzetta con l’edicola?

S - No, il caccia-e-pesca che dico io è in fondo a questa via, a destra, poi la prima a sinistra, poi di nuovo a destra dopo il semaforo. Passato il ponticino c’è una rotonda, lei gira tutta la rotonda e rientra nella strada da dov’è venuto, risale il ponticino, passa il semaforo, prende la prima a sinistra, poi la prima a destra, poi di nuovo a sinistra e poi tutto dritto finché non si ritrova qui. A quel punto chiede a qualcuno.

C - Ci sono già stato, mi hanno mandato dal caccia-e-pesca.

S - Beh, io non ho richiami per uccelli.

C - Un fallo di gomma ce l’ha?

S - No, al sexy shop qui all’angolo.

C - Lei proprio non ce l’ha, eh?

S - No, di gomma no, ce l’ho di ciccia, se le va bene lo stesso…

C - Sì, se me lo taglia a fette.

S - Niente da fare.

C - Ah, va bene, come non detto. Eeee…Sssenta…ce l’ha un’ocarina?

S - Nossignore.

C - Eppure quella là mi sembra un’ocarina.

S - Quale?…Oh, no, no, quello è un cacciatorino.

C - Ah, ma allora ce l’ha un richiamo per gli uccelli! Un richiamino per gli uccellini, magari, ma va bene lo stesso.

S (cominciando ad alterarsi) - No, mi spiace, ho salami, prosciutto, formaggi…

C - Un bombardino?

S - Nemmeno. Ho la mortadella, la bresaola, il caciocavallo, il parmigiano…

C - Una fanfara dei bersaglieri?

S - No.

C - Nemmeno in CD?

S - No. Ce l’avevo, guardi, ma l’ho prestato a un mio amico e non me lo vuole più ridare. Gli piace troppo.

C - Ah, eh, succede. A me è successo con un disco del coro degli alpini. Sssentaaa…Sassofoni?

S (sospirando) - No.

C - Oboi?

S - No.

C - Cennamelle?

S - No.

C - Corni inglesi?

S (spazientito) - Noo.

C - Tromboni col tappo?

S - No, signore, no!

C - Trombe d’Eustachio?

S (gridando) -  No! Niente trombe d’Eustachio!

C - Non c’è bisogno di gridare tanto. Non sono mica sordo!

S (sbattendo un salame sul tavolo) -  Già, già.

C - Tube di falloppio?

S - Al sexy shop qui all’angolo.

C - Niente strumenti a fiato?

S - No. Mi spiace. Tra l’altro soffro anche d’enfisema, mi è toccato a smettere.

C - Perché, suonava qualche strumento a fiato?

S - Sì, la sigaretta. Ma di musica ne faceva poca.

C - Eh, ci credo. Code di pianoforte?

S - No.

C - Xilofoni?

S - Nnno!!!

C - Vibrafoni?

S (disperato) - No! No! No!

C - Megafoni?

S (tirando fuori un megafono da sotto il banco e urlandoci dentro) - NO!!!

C - Uno jodel me lo può fare?

S (esausto) - Mi spiace, siamo rimasti senza voce. Se vuole lo possiamo richiedere dal Tirolo.

C - Quanto tempo ci vorrà?

S - Dipende dall’eco.

C - Ah, lasciamo stare, non importa. Scusi, eh! Arrivederci. (fa per andarsene)

S - Ma le pare. Arrivederla.

C (esita e si volta) - A-ehm…Sa fischiare?

S (disarmato)- No. Come le ho detto, mi mancano quattro denti. Se veniva qualche giorno fa…

C - Ah, va be’, grazie lo stesso. ‘Derci.

S - ‘Derla.

 

 
ã Michele Giannoni – 2002